Le nostre non sono chiacchiere: a Bracciano chiude tutto, tranne le buche!
il sindaco Tondinelli ovviamente ci prova, e come al solito sposta l’attenzione.
Ad un elenco puntuale di questioni, risponde genericamente con un fantomatico “grande risultato” ottenuto dal punto di vista dei conti del comune.
Innanzitutto ci preme sottolineare come il tentativo di non dare peso al nostro articolo sia a dir poco infantile. Che il Sindaco avesse problemi con il galateo istituzionale era cosa risaputa, ma che fosse a questi livelli, un po’ ci dispiace per lui.
Detto questo, respingiamo con forza l’arroganza con cui il Tondinelli, castigatore della politica braccianese, consigliere di opposizione che come obiettivo aveva il blocco dell’attività amministrativa a colpi di denunce quotidiane e accessi agli atti, venga a spiegarci cosa dovrebbe fare l’opposizione.
Il ricordo principale delle sua attività come consigliere di minoranza è conosciuto soprattutto alla Procura di Civitavecchia in quanto la sua azione certamente non si caratterizzava per le proposte costruttive a favore di Bracciano.
Lui, che ha incattivito e distrutto la concezione di Politica nel nostro paese, cerca di filosofeggiare fantomatici ruoli virtuosi delle opposizioni consiliari.
Ora, Sindaco, noi non siamo come lei (fortunatamente per noi e per la città). Il nostro obiettivo non è bloccare il comune e l’attività amministrativa, ma veder crescere la nostra comunità.
Il nostro obiettivo non è vederla rovinata dal punto di vista economico e personale, semmai batterla alle prossime elezioni e fare meglio di lei.
Il nostro obiettivo non è fare opposizione sterile, ma portare avanti la nostra idea di città.
E qui casca l’asino, signor Sindaco!
Perché, vede, noi possiamo immaginare la Bracciano del futuro quanto vogliamo, ma se poi i cittadini di Bracciano non hanno un luogo dove riunirsi, dove vedere una partita di calcio, dove passare senza distruggere gomme dell’auto, le belle prospettive si scontrano con la totale insufficienza dei servizi di base che un cittadino dovrebbe avere.
Lei faccia il suo dovere, Sindaco, che a come fare opposizione ci pensiamo noi!
Lei dice che viene attaccato continuamente dalle opposizioni perché non sta realizzando il suo programma elettorale.
Vede? Anche qui, la sua retorica è vuota: noi non aspiriamo a vedere Bracciano come lei l’ha descritta nel suo programma, ma la maggioranza dei braccianesi che l’hanno votata nel 2016 evidentemente si, quindi è nei loro confronti che lei è in debito quando fa il contrario di quello che ha promesso.
Oggi ci dice di aver dimezzato il debito e di essere pronto a rendere più vivibile il paese? Ne siamo felici, soprattutto quando ci dice che il turismo sarà il volano per il nostro territorio.
Vedremo allora se nel prossimo bilancio di previsione stanzierete più di 3000€ in quella voce, superando così lo stanziamento del 2017.
Il suo articolo è assolutamente rassicurante per i braccianesi (per quelli che ci credono!). Noi, invece, ci teniamo a ribadire ciò che abbiamo scritto nel nostro precedente articolo:
La sua amministrazione ha chiuso tutto!
Ci dice di aver ripianato un debito, ma lo ha fatto tagliando i servizi e riducendo gli accantonamenti nel fondo rischi.
Ci viene a dire che ha ridotto le spese del personale, senza ricordare che la sua amministrazione ha assunto tre nuovi capi area esterni alla dotazione organica del Comune e che alcuni dipendente, al contrario, sono stati costretti, forse a causa del clima che si respira in Comune, ad andare a lavorare altrove.
La differenza tra un buon amministratore e un cattivo amministratore è la capacità di tenere in piedi il bilancio senza gravare eccessivamente sui cittadini mentre la sua amministrazione sta gravando parecchio sui cittadini.
Quindi, ci venga a declamare di nuovo le sue doti di amministratore e di risanatore delle casse pubbliche quando:
- le associazioni braccianesi potranno tornare a fare musica, teatro e conferenze all’Auditorium Comunale, e i braccianesi potranno usufruire di quello spazio di cultura;
- i braccianesi e i turisti potranno di nuovo godere della storia del nostro territorio racchiusa al Museo Civico;
- Associazioni, giovani, gruppi organizzati potranno usufruire del Centro Civico, come contenitore di idee e di cultura;
- i nostri giovani, i nostri figli potranno seguire le loro passioni correndo dietro ad un pallone, potranno fare sport, scoprire lo spirito di gruppo, e potranno farlo senza dover andare fuori dal loro Comune, ma usufruendo del Campo Sportivo e del Palazzetto Comunale, chiuso per incapacità dell’amministrazione di provvedere tempestivamente alle prescrizioni;
- i nostri bambini dai 3 ai 6 anni potranno continuare a scegliere di andare alla Scuola dei Pasqualetti, riconosciuta dopo anni paritaria e che rischia seriamente di perdere i requisiti richiesti (Le ricordiamo, inoltre, che la scuola dovrebbe tenere insieme la diversità, senza dovere arrivare a far incatenare un mamma ai cancelli del Comune per ottenere la maestra di sostegno per il figlio);
- Rispetterà il suo programma elettorale, ad esempio sulle Strisce Blu, che prevedeva la loro eliminazione… e che oggi costano il doppio.
- i nostri ragazzi in moto non rischieranno la vita per le voragini che si aprono sulla strada, e noi tutti non rischieremmo un semi asse solo per andare a fare la spesa.
Vede Sindaco, noi abbiamo tante belle idee e prospettive per Bracciano, ma forse bisognerebbe partire dai fondamentali. Questi punti, sono i fondamentali.
Quindi faccia un “mea culpa”, e se non vuole farlo su come ha massacrato la convivenza civile a Bracciano, almeno riconosca la responsabilità di aver chiuso, se non tutto, quasi tutto!
Le scuse stanno a zero, le chiacchiere anche.
Si rimbocchi le maniche, i braccianesi hanno scelto Lei.
Se non è in grado, se ne vada. Se decide di restare, la smetta di fare filosofia e di elevarsi a paladino di non si sa cosa, inizi con il risolvere i problemi che impattano quotidianamente sui cittadini.