Alla ricerca del bando perduto
Il tempo scorre inesorabile.
Ci avviciniamo sempre di più alla data del 30 Novembre 2017, giorno in cui dovrebbe scadere, salvo proroghe dell’ultimo minuto, l’affidamento provvisorio alla Bracciano Ambiente per la raccolta e lo spazzamento dei rifiuti.
Non torneremo sulla vicenda del fallimento della società, già più volte trattata ed analizzata (vedi Comunicato stampa fallimento BA e intervento di Chiara Mango su ecolagodibracciano.it), ma ci limiteremo a mettere in fila gli avvenimenti di questo ultimo anno.
Le dichiarazioni e le volontà espresse dall’amministrazione comunale sono state chiarissime fino a questo momento: espletamento della gara per l’affidamento del servizio, miglioramento dello stesso e addirittura, prendendo il programma elettorale, “utilizzo di un sistema di misurazione e registrazione dei rifiuti tramite codice a barre e applicazione di tariffe puntuali (basate sul principio di minor tassazione proporzionalmente ad una ridotta produzione di rifiuti)”.
Che fine ha fatto il bando?
Peccato che i nostri amministratori si siano dimenticati di far seguire i fatti ai grandi proclami, lasciandosi scivolare addosso i giorni e ritardando la pubblicazione (o la stessa redazione?) del bando di gara europeo per il servizio di raccolta e spazzamento.
Ricordiamo che si tratta di un bando a seguito del quale verrà assegnato il servizio di raccolta e spazzamento per la durata di 7 anni, per circa 2.300.000 euro all’anno.
Cerchiamo di ricapitolare gli avvenimenti in maniera semplice e schematica.
21 Novembre 2016
Viene dichiarato inammissibile il piano concordatario presentato dall’Amministratore Unico della Bracciano Ambiente nominato dal Sindaco Tondinelli (o meglio, nominato nell’assemblea dei soci dal delegato del Sindaco, l’avv. Francesco Bianchi… della serie: “A volte ritornano”!), per le seguenti motivazioni: “il nuovo piano, non approvato dal socio unico, privo delle necessarie attestazioni di fattibilità e carente delle necessarie autorizzazioni amministrative, rappresenterebbe un’operazione esclusivamente finalizzata a ritardare la risoluzione della crisi dell’impresa e il soddisfacimento dei creditori”.
Lo stesso giorno
Di conseguenza, il Tribunale Fallimentare di Civitavecchia dichiara il fallimento della società (qui la sentenza), autorizzando l’esercizio provvisorio della Bracciano Ambiente limitatamente ai servizi di igiene urbana, gestione dei cimiteri ed illuminazione votiva resi per il Comune di Bracciano, sino all’espletamento delle procedure di pubblica evidenza per l’affidamento dei servizi medesimi.
Citiamo testualmente per completezza: “il paventato pericolo derivante dal rischio di interruzione del servizio a seguito della dichiarazione di fallimento può essere evitato attraverso il ricorso all’istituto dell’esercizio provvisorio, limitatamente al tempo necessario all’ente locale per affidare il servizio pubblico ad un nuovo gestore”.
8 Febbraio 2017
In un intervista al giornale L’Agone, il Sindaco Tondinelli affermava: “stiamo procedendo ad avviare le gare per la gestione dei servizi cimiteriali e della raccolta rifiuti”.
Consiglio Comunale del 4 Aprile 2017 (altra occasione mancata)
Il primo punto all’ordine del giorno previsto era la situazione occupazionale dei dipendenti della Bracciano Ambiente, ma ancora nulla veniva deciso sull’espletamento della gara.
L’Amministrazione si limitava ad annunciare un accordo temporaneo con i dipendenti.
Per ulteriori info, cliccate qui e qui
5 Luglio 2017
Il curatore fallimentare della Bracciano Ambiente invia la nota n.22307 al Comune, nella quale comunica che il Giudice Delegato ha individuata nel giorno 30 Novembre 2017 la cessazione dell’esercizio provvisorio dei servizi di raccolta differenziata, servizi cimiteriali e illuminazione votiva.
La nota qui non l’abbiamo, ma è richiamata nella delibera del 22 Agosto che citeremo piu avanti…
22 Agosto 2017
Dopo mesi di inerzia, a seguito della nota del Curatore fallimentare, gli amministratori comunali capiscono che è ora di darsi una mossa, e si arriva al Consiglio comunale del 22 Agosto 2017, che vede come secondo punto all’ordine del giorno l’approvazione del “Quadro economico per l’affidamento dei servizi di Igiene Urbana del Comune di Bracciano” (delibera_consiglio_n_27).
Durante quel Consiglio, la Consigliera Chiara Mango ed il Consigliere Claudio Gentili hanno più volte sottolineato il ritardo dell’azione dell’amministrazione, inspiegabile visti i numerosi mesi trascorsi dal fallimento della società.
Vorremmo poter annunciare, a meno di due settimane dalla scadenza del termine dell’esercizio provvisorio della BA (30.11.2017) e ad un anno dal fallimento della società (21.11.2016), l’avvenuto espletamento della gara, ma non possiamo.
L’amministrazione comunale, molto celere ad affrontare altre questioni evidentemente più importanti (vedi consiglio comunale aperto per il solito cittadino), cosa ha fatto in questo anno in merito all’attivazione delle procedure per il bando di gara per l’affidamento dei servizi di raccolta e spazzamento?
Da mesi poniamo l’accento sul ritardo nella predisposizione del bando di gara e della relativa assegnazione dei servizi ad una ditta aggiudicatrice per 7 anni.
Cosa succederà ora?
Considerando i tempi stretti, sembra difficile poter scongiurare un inevitabile affidamento transitorio ad una ditta per un servizio che costerà circa 2 milioni e 300 mila euro all’anno alla collettività braccianese.
Perché è stato fatto passare così tanto tempo senza agire?
Aspettiamo risposte, confidando nel fatto che questa volta arrivino.