Consiglio comunale del 22 agosto 2017: la cronaca

Nell’ultimo consiglio comunale tenutosi martedì 22 agosto, il primo punto all’ordine del giorno riguardava la proposta dell’amministrazione di costituire una commissione di inchiesta per controllare l’attività di accesso agli atti e con la possibilità di verificare anche l’attività dei dipendenti.
Quello che salta subito agli occhi è che il punto viene relazionato dal Presidente del Consiglio Comunale Testini, il quale non si è ancora capito da quale parte sta.
La nostra consigliera Chiara Mango si è opposta fermamente al progetto e, insieme ai consiglieri Claudio Gentili e Donato Mauro, ha lasciato l’aula durante la votazione.
Nel merito della delibera, riportiamo l’intervento di Chiara Mango
“In merito alla proposta di costituzione di una commissione di indagine, per prima cosa segnalo la violazione dell’art. 38 dello Statuto Comunale, in quanto l’istituzione di una commissioni di indagine è prevista come prerogativa del consiglio comunale per un controllo sull’attività dell’amministrazione e del difensore civico.
Con questa delibera, al contrario, si vuole costituire una commissione formata da consiglieri comunali con il potere di indagare sull’attività dei dipendenti comunali, piegandoli di fatto al controllo dell’attuale maggioranza politica.
Dico questo perché nessun gruppo consiliare di minoranza ha proposto la costituzione di questa commissione e tra l’altro, in più occasioni, la minoranza si è dichiarata contraria a questo progetto.
Il Comune di Bracciano sta vivendo un momento molto delicato nel rapporto con i dipendenti e ritengo che la costituzione della commissione di indagine possa soltanto aggravare la situazione.
Al riguardo vorrei ricordare:
- i continui cambiamenti della pianta organica (l’ultima del 4.8.17 con la quale è stata soppressa un’area e sostituiti due capi area);
- la lettera sottoscritta ad aprile da tutti i capi area, quando era stata paventata per la prima volta da Sindaco la possibilità di costituire una commissione di indagine tesa alla verifica della correttezza della loro azione amministrativa.
Nella lettera i Capi Area parlavano della loro “immagine professionale già più volte lesa”, segnalando che i dipendenti possono essere soggetti esclusivamente al controllo dell’Organismo di Valutazione, dell’Ufficio Procedimenti Disciplinare e della Corte dei Conti.
La commissione, a quanto pare, dovrebbe sostituirsi a questi organi, con il compito di verificare “una non corretta fruizione del diritto di accesso agli atti” e addirittura di valutare eventuali profili di danno all’immagine dell’Ente e di “illegittimità e/o illiceità nella azione amministrativa posta in essere”, senza averne né i poteri né la competenza tecnica per poterlo fare.
Mi domando quale clima si determinerà da domani all’interno del Comune, dal momento che i dipendenti potranno essere sottoposti ad audizioni (rectius interrogatori) sullo svolgimento del proprio operato.
Mi domando addirittura se si ravvisino eventuali profili di incostituzionalità!
Tutto questo per cosa lo stiamo facendo?
Ci stiamo forse sostituendo ad un tribunale?
Vorrei ricordarvi che non siamo né Pubblici Ministeri, tanto meno giudici e non abbiamo le competenze per poter valutare la legittimità o meno dell’operato dei dipendenti.
In definitiva volete realizzare il famoso Panopticon proposto in campagna elettorale, nel senso letterale del termine (il controllo totalitario e quasi militare della macchina amministrativa). Mi verrebbe da dire che una promessa della campagna elettorale la state realizzando!!!
Infine ci tengo a dire che volete far credere di coinvolgere la minoranza nella commissione di indagine, invece il Sindaco ha già deciso il Presidente nella persona di Marco Tellaroli (come indicato in delibera) e i rappresentanti dell’opposizione vengono votati anche dalla maggioranza, come del resto è stato fatto in passato per scegliere il Presidente del Consiglio comunale.
I rappresentanti della minoranza, dovrebbero sceglierli i consiglieri di minoranza, altrimenti diventano inevitabilmente rappresentanti della maggioranza.
Alla luce di quanto detto, come consigliere di minoranza e rappresentante del PD, prendo con forza le distanze da tale decisione e pertanto richiedo che venga messo a verbale il mio allontanamento dall’aula durante la votazione relativa alla costituzione della commissione di indagine, in quanto ritengo che il consiglio comunale non possa sostituirsi ad altri poteri, con un atto, tra l’altro, non conforme allo statuto comunale.
Rientrerò in aula durante la discussione del secondo punto all’ordine del giorno”.
I consiglieri grillini, dopo aver diffidato l’amministrazione a cancellare il nome di Tellaroli dalla delibera (proposto dal sindaco Tondinelli come presidente della commissione) non si è capito perché sono rimasti in aula, ma, in ogni caso riconosciamo che si sono astenuti, decidendo anche loro di non aderire al progetto proposto.
Il consiglio comunale elegge come componenti della commissione i consiglieri di maggioranza Picone e Marcantoni e Persiano.
Persiano si dimette, al suo posto viene eletto il consigliere di maggioranza Ferretti.
La commissione di indagine, pertanto, è formata esclusivamente dalla maggioranza, determinando un ulteriore conflitto con l’art. 38 dello statuto comunale, il quale prevede che il presidente della stessa deve rappresentare le opposizioni.
Il secondo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale
Riguarda l’approvazione del quadro economico per l’affidamento dei servizi di Igiene Urbana del Comune di Bracciano.
Ebbene sì, nonostante siano passati mesi dalla dichiarazione di fallimento della Bracciano Ambiente, solo il 22 agosto si porta in consiglio comunale questo punto.
Il curatore fallimentare ha comunicato al Comune di Bracciano che il 30 novembre 2017 la BA cesserà di svolgere il servizio di raccolta e spazzamento.
Il comune come farà entro quella data a bandire la gara di appalto per l’affidamento dei servizi e ad aggiudicarla?
Si tratta di un affidamento di milioni di euro e auspichiamo che non venga, in via d’urgenza, affidato direttamente, soprattutto perché dal 21 novembre scorso, nulla è stato fatto.
Il consigliere Mango ha provato a chiedere chiarimenti, senza ricevere alcuna risposta dall’amministrazione:
“Oggi ci troviamo a votare il quadro economico della spesa per l’affidamento dei servizi di raccolta e spazzamento, nonostante siano passati 9 mesi dalla dichiarazione di fallimento della Bracciano Ambiente. I servizi, affidati dal giudice fallimentare alla BA, cesseranno il 30 novembre 2017, come comunicato dal curatore Sirleo.
Nella sentenza di fallimento il giudice disponeva “l’esercizio provvisorio limitatamente all’attività di raccolta differenziata dei rifiuti, di manutenzione cimiteriale e di illuminazione votiva, fino al momento in cui il Comune di Bracciano provvederà ad affidare tali servizi ad un nuovo gestore”.
Il termine, a quanto pare, è stato prorogato più volte, proprio per dare il tempo necessario al Comune per redigere il bando di gara e per l’aggiudicazione della stessa, procedimento che viene avviato solo oggi.
Mi domando quali siano i passi successivi e quali siano le tempistiche, se siano state programmate al fine di rispettare il termine del 30 novembre 2017, e in caso contrario, cosa accadrà.
Lo chiedo perché, verosimilmente, la gara non sarà aggiudicata entro novembre 2017, e non vorrei che ci trovassimo in una situazione di emergenza che porterà ad un affidamento diretto del servizio”.
La maggioranza si sgretola?
Per quanto riguarda le mozioni presentante dal M5S, una sulla trasparenza e l’altra sulle barriere architettoniche, abbiamo assistito a quello che stavamo aspettando da tempo, ossia uno sgretolamento della maggioranza che non sa che pesci prendere né la direzione da seguire.
Il vice sindaco Rinaldi per entrambe le mozioni ha dichiarato che la maggioranza avrebbe votato contro.
Il Presidente del Consiglio per la mozione sulla trasparenza propone un emendamento e vota a favore, la maggioranza lo segue e la mozione passa all’unanimità.
La seconda mozione sulle barriere architettoniche, invece, è passata con il voto favorevole dell’opposizione, del Presidente del Consiglio e di due consiglieri di maggioranza (7 voti a favore e 6 contrari).
In sintesi la maggioranza consiliare vota ben due volte contro quanto deciso dal vice sindaco, che, a quanto pare, non ha molta voce in capitolo!!
Non vorremmo che il vice sindaco sia solo il capro espiatorio al quale far firmare le carte più bollenti…. E poi in consiglio comunale decide tutto il Presidente Testini (in teoria all’opposizione).
Parte finale del consiglio comunale
Interessanti gli ultimi minuti di consiglio comunale.
Gentili chiede alla segretaria quando si terrà il prossimo consiglio, in quanto si dovrebbe discutere la mozione proposta da tutta l’opposizione, relativa alla proposta di revoca della delibera 115/17 a seguito della dura lettera inviata dalla Regione Lazio (di cui abbiamo ampiamente parlato nel nostro precedente comunicato).
Lo chiede perché la prossima riunione con il cittadino è prevista per il 4 settembre prossimo e la mozione si dovrebbe discutere inevitabilmente prima. Il Presidente del Consiglio garantisce che la seduta si terrà prima di quella data…. Staremo a vedere!
Infine il consigliere Tellaroli chiede alla maggioranza se è vero che sono pervenuti avvisi di garanzia, il Presidente Testini dice che la domanda non è pertinente, nessun altro risponde.
Noi siamo garantisti, lo siamo sempre stati anche nei confronti degli avversari politici. Ma per motivi di trasparenza tanto decantata dall’amministrazione Tondinelli, sarebbe cosa gradita quantomeno rispondere.
Infine ci domandiamo quando l’amministrazione Tondinelli inizierà a parlare dei veri problemi di Bracciano e di progetti da realizzare, invece di continuare con questo atteggiamento persecutorio nei confronti di tutti, anche dei dipendenti comunali.
Ricordiamo ancora una volta che, quando si svolge un ruolo istituzionale, domandare è lecito e rispondere un obbligo.
Qui il video del consiglio comunale:
Alla prossima puntata